12 settembre 2005

M.C.A. e Manly

Mi sveglio presto e mi reco a piedi (oggi non sbaglio strada) a Circolar Quay, e mentre aspetto il traghetto che mi porterà a Manly ho tempo per visitare il Museum of Contemporary Art che mi lascia un po' insoddisfatto, finalmente salpo: l'Opera House vista dal battello, grazie alle sue guglie che sembrano agitarsi al vento da' l'impressione di movimento, quasi un enorme mostro meccanico che, emergendo dal mare, è in procinto di entrare nella baia (mi ricorda i vecchi film di Godzilla).

Arrivo a Manly, una graziosa cittadina di mare a mezz'ora di traghetto dalla città, nota per il lungomare decorato da belle ville nelle quali giardinieri indaffarati stanno preparando l'imminente stagione turistica. Decido di percorrere la passeggiata fino a un punto panoramico consigliato dalla guida; a un certo punto sento un forte colpo dietro alla testa come se mi avessero colpito con una pallina da tennis, mi volto e con la coda dell'occhio mi accorgo di essere stato attaccato da una gazza (come scoprirò in seguito), un giardiniere si affaccia e mi chiede se tutto OK, mi dice che è normale in primavera e mi consiglia di mettermi un cappello in testa e a questo punto mi accorgo di sanguinare abbondantemente, spaventatissimo rinuncio alla passeggiata e torno al porto dove dopo aver fatto una colazione in riva al mare presso un carinissimo baretto, rifletto a quanto sono fortunati gli abitanti di Sydney a vivere in una metropoli così vicina ai luoghi di villeggiatura, prendo il traghetto e torno a Sydney dove ho il tempo per una visita alla sezione delle piante grasse dei giardini botanici e alla galleria d'arte per acquistare qualche cartolina ricordo.

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