Gita in battello
Mi sveglio tardi, ho dormito veramente bene! Scendo al villaggio a prendere possesso della mia stanza al Kuranda Backpacker's Hostel dove trovo ad accogliermi Hans, il simpatico gestore. Questo ostello tra gli altri vantaggi ha anche quello di essere vicinissimo al centro turistico del villaggio, a due passi dalla stazione e dalla teleferica, vivamente consigliato. Di interessante c'è molto a Kuranda, a parte la foresta pluviale (con come clou la visita notturna) è possibile visitare il Butterfly Sanctuary, fare un giro in teleferica o in battello e infine fare shopping nei molteplici negozi di souvenir che mischiano oggetti dozzinali a vere e proprie opere d'arte aborigene (mi piacerebbe comprare qualche regalo da portare a casa, ma i prezzi sono proibitivi). Però, malgrado tutte queste possibilità per i turisti in realtà l'impressione è che due giorni (e due notti) siano sprecate per questo villaggio. Alla fine, data anche la stanchezza opto solo per la gita in battello, un po' di passeggio lungo il viale principale e infine qualche ora lungo il fiume ad aspettare la sera leggendo un buon libro e ascoltando musica dal mio immancabile lettore di mp3. Malgrado il battello fosse tornato dal giro precedente stracolmo di giapponesi, al mio turno siamo solo in due, oltre al battelliere: sarò accompagnato da uno strano personaggio, stile fricchettone anni 60 intento a fare foto. L'oretta di navigazione regala momenti rilassanti immersi nella tranquillità della natura, in compagnia anche di un vero e temibile coccodrillo!
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