Maritime Museum
Acquisto il biglietto di ingresso all'Australian National Maritime Museum ed entro, passo in rassegna velocemente vetrinette, pannelli informativi e vari cimeli più o meno storici (una accozzaglia di materiale in qualche modo attinente il mare e l'Australia) e mi dirigo velocemente al molo dove si trova il vero motivo della mia visita: la nave Vampire, una nave lanciamissili varata nel '56 e orgoglio della marina australiana e al suo fianco il sottomarino Onslow. Salire su e giù per le scalette di quei due rottami che non hanno mai combattuto una vera guerra con la mappa consegnatami all'ingresso è veramente divertente anche se più volte rischio di dare capocciate alla miriade di oggetti sporgenti che adornano quegli spazi angusti. Alla fine scendo soddisfatto per i dollari spesi per il biglietto di ingresso. Ho fame ed è ora di mangiare. A un baracchino acquisto una crepe farcita di gelato al cioccolato, anche se il gusto e la consistenza è lontana anni luce da quella a cui siamo abituati qui in Italia nel suo complesso lo spuntino non è male. Mi sdraio su una delle panche in legno in riva alla baia a riscaldarmi un po' al sole e per fare, guida alla mano, il punto della situazione; ho ancora tutto il pomeriggio davanti a me e decido di visitare l'icona di Sydney: la baia con l'Opera House e l'Harbour Bridge.
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