Partenza da Milano Linate
Arrivo a Linate la mattina presto, quasi non ho dormito, sono tornato ieri sera sul tardi dal matrimonio di un amico che si era svolto vicino a Luino, giusto il tempo di buttare un po' di roba nello zaino e cercare di dormire qualche oretta.
Faccio il check-in con l'illusione di riuscire a prenotare in tutti i voli che mi porteranno prima a Londra, poi a Hong Kong ed infine a Sydney dei posti decenti per poter allungare le gambe data la mia statura non indifferente; la sfortuna vuole che abbia a che fare con una impiegata alquanto scortese e maldisposta: aveva appena finito di disquisire con dei suoi colleghi di questioni sindacali prima di accendere il terminale e iniziare a smaltire la coda che nel frattempo si è formata dietro a me.
Risultato: con una serie di motivazioni confuse che vanno dal fatto che non parlo un buon inglese al fatto che i miei biglietti sono Qantas, ma che volerò con British Airways non solo non riesco ad avere un posto in corrispondenza delle uscite di sicurezza (dove solitamente c'è più spazio per le gambe), ma neanche un posto di corridoio, e sì che è italiana, già penso a quello che succederà nei futuri check-in per i voli interni dove avranno solo una vaga idea di dove si trovi l'Italia e nessuna cognizione della nostra meravigliosa lingua.
Il volo per Londra è semivuoto, ho il posto di finestrino e le due poltrone a fianco sono vuote, mi sposto per stare più comodo.
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